Fiero e soddisfatto di ciò che ha costruito in tutta la sua vita, Giovanni con i suoi 80 anni porta sulle spalle insieme ai suoi colleghi più anziani un peso importante, quello di tramandare alle generazioni future i valori e i saperi della terra. Le sue rughe ci raccontano una vita fatta di sacrifici, onesto lavoro e soddisfazioni. Grazie alla passione di Giovanni e di gente come lui oggi la Nocellara del belice è diventata un’oliva di qualità apprezzata nel mondo.
Con i suoi 30 anni Giovanni è tra i più giovani di casa Geolive. Fin da bambino la terra è stata la sua passione, così con coraggio nonostante la sua laurea ha deciso di seguire le orme del padre gestendo ed ampliando l’azienda di famiglia. Durante l’anno Giovanni passa molto tempo tra i suoi ulivi curando fino alla fine ogni singolo chicco d’oliva con l’attenzione che ha un padre verso i suoi figli.
Girolamo e suo fratello Salvatore da più di 30 anni lavorano nel loro grande uliveto, non hanno paura di vento, freddo e sole cocente perché il loro unico obiettivo è produrre la migliore oliva del mondo. Hanno le mani segnate dagli anni tra gli uliveti ma la loro sfida è sempre la stessa , essere impeccabili ed eccellenti fino al punto di selezionare le olive direttamente in campagna.
La squadra dei campioni Geolive non è composta solo da uomini ma anche da donne intraprendenti come Rosetta , che insieme al padre Vincenzo hanno investito nella Nocellara del Belice. Rosetta e suo padre non si fermano davanti alle difficoltà del nostro tempo, vanno avanti a testa alta fieri delle loro splendide olive, che esigono rispetto per la natura e la sua infinita bellezza.
Conosce tutti i tipi di trattori, si informa su tutti gli ultimi modelli di attrezzature agricole perché vuole ottimizzare e modernizzare al massimo il lavoro che svolge nelle sue terre, ama il suo lavoro e crede in Geolive.
In Sicilia le tradizioni di famiglia vanno rispettate!
Per questo papà Vito e mamma Paola ogni anno durante la raccolta delle olive Nocellara portano le loro bambine nell'uliveto di nonno Ignazio, gli raccontano che i loro alberi hanno più di un secolo e che per fare un'oliva bisogna lavorare un anno intero.